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Progettare la zona lavello: consigli pratici e idee di stile

Il lavello, in una cucina, è probabilmente la zona che viene utilizzata più di frequente. Per questo motivo richiede uno spazio dedicato e abbastanza ampio, tenendo conto delle varie preparazioni che siamo chiamati a svolgere quotidianamente.

Di conseguenza, si tratta di un’area che necessita di un’attenta progettazione, così da sfruttare adeguatamente tutto lo spazio che si ha a disposizione. Ed è proprio lo spazio il primo aspetto di cui si deve tenere conto per quanto riguarda la scelta del lavello. A tal proposito, esistono una serie di soluzioni studiate appositamente per venire incontro alle diverse esigenze di ognuno.

Sono numerose le tipologie di lavello che troviamo in commercio: il lavello ad una vasca unica e grande, a due vasche (con o senza gocciolatoio), anche con una vasca grande ed una più piccola, ad incasso o da appoggio, ad angolo, quadrato o rettangolare.
Come possiamo notare dall’elenco precedente, un fatto da non tralasciare è il numero delle vasche del lavello che non è soltanto una questione estetica. Infatti, bisogna considerare che più un lavello è grande, più spazio verrà occupato nella base del sotto-lavello e che, quindi, l’area al di sotto potrà essere sfruttata solo in parte.
Per quanto riguarda la gestione dello spazio, bisogna considerare la presenza di un gocciolatoio che sottrae centimetri sul piano di lavoro.

Quindi, nel caso di metrature particolarmente ridotte, questi aspetti vanno considerati con minuziosa attenzione all’interno della progettazione della cucina, in quanto nessun fattore deve essere lasciato al caso.

Progettazione funzionale “a triangolo”

La progettazione della cucina deve essere funzionale e comoda per l’utilizzo di tutti i suoi componenti. Progettare tenendo conto di un triangolo immaginario, consente di valutare, in fase iniziale, le tre zone fondamentali utilizzate per cucinare e che siano distanziate con un criterio.

La prima zona da tenere in considerazione è quella dove risiede il frigorifero o la dispensa; la seconda e la zona adibita al lavaggio ed infine il piano cottura.

Uno spazio funzionale non deve avere una superficie né troppo estesa né eccessivamente contenuta, ma il giusto equilibrio per muoversi tranquillamente all’interno.

Diverse tipologie di lavello

Come abbiamo detto in precedenza, in commercio sono presenti diverse tipologie di lavello, a seconda delle diverse esigenze, ma anche dei gusti personali.

Vediamole insieme:

  • Lavello ad incasso standard: è il modello più tradizionale, cioè quello in appoggio sul piano e di cui si vede il bordo. Consente un montaggio molto semplice, ma la pulizia può essere insidiosa nella zona confinante con il top della cucina;
  • Lavello sopra-top slim: è un lavello che presenta un bordo molto sottile, che crea un gradevole effetto di continuità con il top. Si tratta di una soluzione che unisce indubbiamente le esigenze di design e di montaggio;
  • Lavello sotto-top: questo è incassato al di sotto del top della cucina, mettendo in mostra il bordo del top stesso. È molto facile da pulire e consente di sfruttare alla perfezione lo spazio disponibile;
  • Lavello filo-top: questa tipologia, invece, è alla stessa altezza del top, risultando come se facesse parte del piano di lavoro, senza bordi o gradini. Proprio per questo motivo è molto semplice da pulire;
  • Lavello integrato nel top cucina: si presentano con fondo inox, inox totale (detto anche bordolama) oppure in marmi, pietre o quarzi. Il lavello integrato è la soluzione più moderna, adatta a cucine dal design particolarmente lineare.

Scegliere il materiale adatto

Quando ci accingiamo a scegliere il lavello che si addice alla nostra cucina, un passaggio fondamentale è la scelta del materiale. Il lavello, infatti, può essere realizzato in diversi materiali, che vengono scelti sia per una questione cromatica che per la funzionalità.

Si parte dal classico acciaio inox, sia lucido sia satinato, che è il più utilizzato in assoluto. Si presta a disparati utilizzi e ritorna lucido spruzzando un semplice anticalcare.

Successivamente troviamo tutta una serie di materiali formati da granito e resine. Questi materiali sono utilizzati, prevalentemente, quando si vuole creare un effetto di uniformità tra top e lavello.

Poi abbiamo i lavelli in conglomerati di quarzo che, invece, si scelgono soprattutto quando il top è nello stesso materiale.

Diffusi anche quelli in marmo o pietra.

Il giusto miscelatore

Anche la scelta del miscelatore va ponderata con attenzione, poiché non si tratta affatto di un dettaglio da poco! Il miscelatore, infatti, deve essere non solo bello esteticamente, ma anche funzionale e intonato al lavello, sia come finitura che come colore. Attualmente sono quasi tutti monocomando, cioè con una sola leva per regolare getto e temperatura

Molto diffusa per la sua indubbia utilità è la doccetta estraibile, con cui si riesce a pulire ogni angolo del lavello e a riempire bene le pentole. Mentre, per dare un tocco di design, risultano adatti i miscelatori a collo alto, anche se va considerato con attenzione il loro ingombro. Utili sono invece quelli abbattibili, specie se il lavello è posizionato al di sotto di una finestra.

In conclusione, possiamo affermare che la scelta del lavello e il suo posizionamento non è affatto una componente da tralasciare quando si sta progettando la cucina.

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